venerdì 29 giugno 2012

I libri di testo nell'era digitale. Ancora una volta il punto di partenza è un articolo di Marconato, questa volta dedicato al libro digitale. Un aspetto molto importante della questione è il valore che l'insegnante attribuisce al libro di testo, lo considera come uno strumento indispensabile e vincolante o lo considera come un raccoglitore di idee, dal quale partire per creare il proprio percorso didattico? Per quanto mi riguarda, faccio parte della prima categoria. Nella mia lunga carriera da studentessa ho considerato il libro come una bibbia e se penso al mio futuro da insegnante penso che trasmetterei lo stesso "rigoroso rispetto" ai miei alunni. Grazie sia al master che al percorso riflessivo degli ultimi mesi, sto cercando di lavorare sull'aspetto creativo della progettazione tanto di una singola lezione quanto di un intero percorso. Penso che la mancanza di esperienza abbia un ruolo fondamentale. Un'altra sfida nella sfida è rappresentata dalla tecnologia che coinvolge anche il mondo della scuola, il libro digitale è una tappa molto vicina. C'è molto da lavorare ancora!!!

Alcune riflessioni sull'articolo: "La grande sfida della didattica"

In seguito alla lettura dell'articolo di Marconato: "La grande sfida della didattica", vorrei condividere alcune considerazioni. L'impegno che l'insegnante per primo e lo studente in secondo luogo dovrebbero dedicare alla proposta  e alla ricerca della motivazione, implica uno sforzo, probabilmente nuovo, per il docente. L'insegnante dovrebbe essere maggiormente consapevole di avere di fronte delle persone "in formazione", alla ricerca di senso sia per quello che fanno (studiare) sia per quello che diventeranno (uomini e donne del domani). Dovrebbe, quindi, progettare la propria didattica su questa consapevolezza e utilizzare il materiale didattico come stimolo o come vero e proprio strumento per far emergere i talenti che ciascun studente nasconde inconsapevolmente.