venerdì 29 giugno 2012
Alcune riflessioni sull'articolo: "La grande sfida della didattica"
In seguito alla lettura dell'articolo di Marconato: "La grande sfida della didattica", vorrei condividere alcune considerazioni. L'impegno che l'insegnante per primo e lo studente in secondo luogo dovrebbero dedicare alla proposta e alla ricerca della motivazione, implica uno sforzo, probabilmente nuovo, per il docente. L'insegnante dovrebbe essere maggiormente consapevole di avere di fronte delle persone "in formazione", alla ricerca di senso sia per quello che fanno (studiare) sia per quello che diventeranno (uomini e donne del domani). Dovrebbe, quindi, progettare la propria didattica su questa consapevolezza e utilizzare il materiale didattico come stimolo o come vero e proprio strumento per far emergere i talenti che ciascun studente nasconde inconsapevolmente.
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Grazia condivido le tue considerazioni!!
RispondiEliminaE' tempo di progettare partendo dalle necessità e inclinazioni dello studente, in modo da far emergere i talenti!!
Io credo che effettivamente la motivazione sia un elemento chiave per l’efficacia della formazione che viene però purtroppo spesso sottovalutato. La motivazione è la forza che influenza l’entusiasmo verso il programma di formazione, è lo stimolo che guida i partecipanti ad apprenderne e ad acquisirne il contenuto ed è l’elemento che influenza l’uso delle nuove conoscenze e capacità acquisite. Anche se i partecipanti possiedono la capacità di apprendere, essi possono non beneficiare della formazione se presentano una bassa motivazione.
RispondiEliminaCredo quindi, come anche sottolineato dall'articolo citato, che un buon insegnante debba partire dalla motivazione dei propri studenti e credo anche che un buon punto di partenza per ciò sia sicuramente l'utilizzo di materiali che ne stimolino l'interesse e quindi anche la motivazione.